Su segnalazione di un utente, prima delle elezioni abbiamo
postato due interventi sui blog aperti
dai due maggiori schieramenti:
nello spazio aperto dal PD sul tema I giovani e la conoscenza
e su quello aperto dal PDL nella sezione Istruzione
Negli interventi è stato sottolineato che il Coordinamento
rappresenta un gruppo di docenti di diversi colori politici
che ritiene importante riportare il diritto alla mobilità
degli insegnanti precari sul territorio nazionale.
Invitiamo tutti gli interessati a lasciare un commento
nei topic segnalati
mercoledì 23 aprile 2008
A "colloquio" coi politici
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3 commenti:
E' assolutamente necessario che riaprano le graduatorie consentendo lo spostamento senza coda, altrimenti non ci sarà più nessuna possibilità per i tanti sfortunati che stanno piangendo la loro situazione lavorativa. Ciò a maggior ragione perchè un decreto da poco emanato ha permesso l'inclusione negli elenchi del sostegno di coloro che non vi erano inseriti con riserva, e rislutavano scritti solo nelle GE delle rispettive classi di concorso. Si arriva pertanto al paradosso che c'è chi si specializza nel sostegno quest'anno, senza neanche avere alcuna esperienza di insegnamento, e lavorerà, a scapito di magari si è specializzato negli scorsi anni e non avrà nulla, a causa della differente situazione lavorativa delle varie provincie
E' possibile avere delle risposte da parte dei politici? A chi possiamo rivolgerci?
Noi chiediamo di potere scegliere di spostarci liberamente.
non è possibile, vincolare la vita delle persone, non è morale, anni di sacrifici lonatni da casa e poi buttati di colpo perchè il trasferimento azzerra il servizio non è giusto.
Tra l'altro, il "congelamento" delle graduatorie si basavano su una caratteristica fondamentale: l'esaurimento delle stesse in un tempo relativamente breve. Ora, persa anche questa caratteristica, le assunzioni sono infatti molte meno di quelle promesse con conseguente allungamento dei tempi, la riapertura delle graduatorie mi sembra un atto dovuto da chi non mantiene le promesse.
Antonio
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